Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà arricchire queste pagine con un commento.
Chiedo solo a ciascuno il buon senso di evitare espressioni che possano risulate offensive per qualsiasi altro visitatore.

lunedì 19 novembre 2012

AUTUNNO, UN SABATO DI SOLE.

Oggi la collina è una vecchia signora che ha esagerato con l'ombretto.
Ma non è grottesca, perché i suoi colori li porta con carattere ed ironia (o è solo che agli occhi di chi guarda potrebbe avere ancora vent'anni...)

Il sole lucida il giallo, il rosso, il marrone asciugando a stento le tinte fresche, molli e oleose come in un quadro ancora umido di pennellate e il sussurro pacato del vento tra le foglie secche sulle chiome sempre più rade è una nenia antica che custodisce il sonno di un bambino.

Sotto il berretto di lana fatto a mano che le protegge le orecchie una donna nasconde i capelli tagliati corti e spruzzati di grigio.
E' così che lei ha sempre immaginato la sua vecchiaia, (fin da quando sembrava così lontana...)
Come un autunno tiepido e gioioso che nonostante tutto sapesse accendere sulle sue guance il colore di un'emozione senza tempo, che sapesse far brillare i suoi occhi col luccichio di una lacrima (perché a non soffrire, lo sapeva, non avrebbe mai imparto).
Il sospiro leggero di una foglia che cade nell'aria senza vento è lo sguardo di qualcuno che riconosce in lei i suoi vent'anni, (mai davvero lasciati andare...)
e la mano di un uomo... 
Sì...
Accarezzata da un raggio di sole appena un po' tiepido, oggi quella donna  immagina ancora una mano grande che custodisce la sua... di bambina.
 

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