Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà arricchire queste pagine con un commento.
Chiedo solo a ciascuno il buon senso di evitare espressioni che possano risulate offensive per qualsiasi altro visitatore.

lunedì 12 marzo 2012

Il dio giusto....

Un edicola, un giornale: la cronaca. 
Una donna fa alcuni passi col quotidiano in mano e non può fare a meno di fermarsi e sfogliarlo.
A lei la politica non interessa... non oggi, non di fronte a tanta sofferenza...
E sofferenza, oggi, è un padre, (un figlio, un marito, un fratello) che non tornerà più a casa e adesso che lo sai e non puoi più neanche sperare, vorresti tornare indietro solo di un attimo: vorresti poter non sapere.
Sofferenza, oggi, è un'esistenza spezzata da un colpo di fucile sparato sulla folla: è una gioia rubata alla normalità della vita quando 'normale' e 'vita' evocano, nella minuscola globalità di questo mondo, immagini così diverse.
Sofferenza è un credo che ti costringe a odiare o solo la consolazione di un dio giusto persa per sempre.
Sofferenza è la rabbia di non poterci fare assolutamente niente, è la disperazione che ti brucia senza una goccia di sollievo.
Solo il tempo forse... il tempo per qualcuno... almeno per i vivi... il tempo... non per tutti... 
La donna sospira, chiude il giornale e riprende la strada, lentamente...
Poco più avanti, sul sagrato di una chiesa un gruppo di bambini in attesa di cominciare la dottrina stanno parlano proprio della guerra: ognuno vuole dire la sua con la saccenza entusiasta e innocente di tutte 'certezze' ascoltate in famiglia. 
Poi c'è quella bambina,  più riflessiva, più sensibile... forse solo più 'bambina' degli altri che si rivolge alle catechiste e chiede: "ma i bambini di laggiù, lo sanno che il dio giusto è quello nostro?"
La donna si ferma di nuovo... si ferma ad aspettare una risposta che non viene... una risposta che non c'è... 
Poi riprende la sua strada, questa volta senza più esitazioni pensando che, forse, è giusto così.
Pensando che, forse, una sola domanda può salvare il mondo più di tante risposte.... politicamente corrette!

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