'Non ora'

Se la primavera non è ancora nell'aria, oggi, in un angolo non dissimile da tanti altri,  lo è nei colori...

Appare così, improvvisamente, dietro una curva, come il sorriso che sboccia involontario sul volto di un bambino ancora un attimo prima di aver fatto la marachella.

Il viola soffuso dei colchici sul bruno del fosso ancora brullo a tratti è reso più intenso dai raggi dorati del sole e si vede dalla strada, ma le macchine continuano il loro scorrere indifferente.

Un uomo alla guida di un'auto di lusso, però, rallenta istintivamente: lui ama la bellezza sotto ogni forma, e quell'angolo così stupefacentemente consueto, in qualche modo lo ha toccato. Uno giorno passerà tutto il suo tempo a godersi bellissimi panorami, volerà all'altro capo del mondo, vedrà vegetazione esotica e pesci tropicali... 

Non ora: ora deve correre in ufficio dove lo aspetta una riunione importante.  

Il suo ruolo è di prim'ordine: una posizione che lo porterà lontano, poi ci sarà tempo per tutto il resto... 

'Non ora'. Cambia marcia e via...

Su un gradino di pietra al riparo di un vecchio muro un gatto nero si crogiola al sole; un rumore tra i cespugli lì accanto lo mette in allerta: sbatte un orecchio, alza il capo. 

Fino a qualche giorno prima, gonfio nella sua pelliccia, è scattato ad ogni movimento, correndo dietro a un sacco di topolini ben più infreddoliti di lui. 

Non ora: ora allunga le zampe posteriori rigirandosi sul dorso e socchiude lentamente gli occhi alla luce del pomeriggio.

'Non ora'.