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domenica 26 febbraio 2012

Maledetto incantesimo

C'era una volta una fanciulla di rara bellezza, ma un mango cattivo la trasformò in un animale (meglio se sgradevole o schifoso)... Oppure la rinchiuse in una fortezza inaccessibile... o magari le fu tolta la parola così che non potesse rivelare a nessuno chi era veramente...
Solo il primo bacio d'amore avrebbe spezzato l'incantesimo.
Ma il mago sapeva bene quello che faceva: nessun uomo avrebbe certo baciato un rospo, nessun uomo avrebbe visto la sua bellezza oltre le mura di un castello inaccessibile, né avrebbe provato a comunicare con chi non si esprime a parole.
Già, il mago purtroppo aveva ragione.
Una ragazza cresce, costruisce la sua personalità e di pari passo la sua femminilità si esprime sotto gli occhi di ogni uomo che incontra. Con un insieme di atteggiamenti più o meno consapevoli ogni bambina al momento giusto diventa una ragazza che si misura con la sua capacità di conquistare l'altra metà del cielo, diventa una donna che affina il suo fascino giocando con la sensualità delle sue forme o con la forza del proprio carattere. 
Cosa c'è di più naturalmente bello, sano, eternamente attuale.
Ogni bambina, tranne quella che incontra un mago cattivo giusto sul sentiero della propria vita.
Un uomo che viola l'integrità di una bambina le getta addosso una maledizione affinché nessun uomo la ami: lei stessa non lo permetterà.
Non permetterà a nessun uomo di comunicare con lei al di là delle parole. Non permetterà a nessun uomo di vedere oltre l'inaccessibile muraglia che lei stessa costruirà per difendere i cocci della propria personalità infranta. Non permetterà a nessun uomo di farle sentire ancora addosso un corpo che lei stessa non può più permettersi di amare.
Certo quella bambina, un giorno, potrebbe incontrare un uomo particolarmente sensibile, uno che le  ferite non le infligga, le guarisca. Uno che abbia il coraggio di seguirla dentro i suoi silenzi, uno convinto della sua bellezza anche oltre la maschera. Uno che le chieda scusa senza averle ancora fatto del male, così, semplicemente, come di fronte a una soglia che si ha paura di profanare perché comuni mortali. Uno che la guardi raccogliere le proprie emozioni, una ad una, fin da quel giorno, quando era bambina, senza pretendere di capire.
Fino a diventare lui stesso un luogo più sicuro di qualunque fortezza, fino a diventare lui stesso lo specchio dove riconoscere la propria bellezza, fino a diventare lui stesso la voce del proprio sentire.
Anche solo per un po'...
Fino a spezzare l'incantesimo...
Ma questo nessuno lo farebbe mai, non per una donna che nasconda la sua rara bellezza sotto un'apparenza poco attraente, impacciata o inaccessibile.
Un principe forse... un principe dentro...
Non succede quasi mai.. 
In realtà di principi non è che ne nascano molti: anche nelle fiabe sono sempre figli unici.






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