Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà arricchire queste pagine con un commento.
Chiedo solo a ciascuno il buon senso di evitare espressioni che possano risulate offensive per qualsiasi altro visitatore.

mercoledì 18 gennaio 2012

Un sapore familiare.

La pioggia dietro le finestre racchiude la gioia di tre monelli che litigano, agitati e nervosi come bestioline in gabbia. Nella penombra di un pomeriggio uggioso come il grigio delle vecchie case, la luce giallognola che filtra dalle tendine di una cucina ha un sapore familiare e rassicurante.
Le urla dei monelli si sentono fino in strada mentre la sagoma di un cuscino... o qualcosa del genere... sfiora il lampadario. 
Poi un breve tonfo ed il 'crash' leggero di un oggetto che si infrange sul pavimento. 
Silenzio. Silenzio imbarazzato. Silenzio carico di timore e di riso...
Chi è stato? Nessuno? Tutti?
Regna una legge tra quei tre monelli, una legge mai scritta, mai detta, ma da tutti da sempre rispettata: tra loro possono litigare quanto vogliono, possono urlare, insultarsi o azzuffarsi, ma da tutti gli altri si difendono insieme.
"Mamma, ha smesso di piovere, il cielo si è schiarito possiamo uscire: possiamo andare a vedere se c'è l'arcobaleno?"
"Ma sì... ma sì: toglietevi dai piedi che è meglio..."
Tre folletti volano con le giacche gonfie al vento, sulla scia di un arcobaleno che sposa due file di monti abbracciate e alla finestra una voce, un volto, una mano che sventola qualcosa di colorato: "non dimenticate il berretto che fa freddo!"

Nessun commento:

Posta un commento